lunedì 14 luglio 2025

Leggere insieme: i gruppi di lettura tra stimolo e banalizzazione

 «Leggere è solitudine. Leggere insieme può essere risonanza.»

In un’epoca dominata dalla comunicazione rapida e superficiale, i gruppi di lettura rappresentano un’oasi preziosa per chi desidera approfondire, confrontarsi, espandere il proprio pensiero. Si tratta di incontri — reali o virtuali — in cui i partecipanti leggono lo stesso libro e poi ne discutono insieme, mettendo in comune impressioni, intuizioni, dubbi e opinioni.

I vantaggi di questa pratica sono molteplici. Anzitutto, leggere in compagnia consente di uscire dalla solitudine interpretativa e di arricchire la propria prospettiva: un dettaglio che era sfuggito, un passaggio che si credeva secondario può assumere rilievo grazie allo sguardo dell’altro. Il dialogo stimola domande, approfondimenti, anche emozioni condivise. Inoltre, i gruppi di lettura rappresentano un’occasione concreta di socializzazione culturale: stringere nuove amicizie, superare la timidezza, sentirsi parte di una piccola comunità di pensiero.

Tuttavia, non è tutto rose e fiori. Il valore di un gruppo dipende molto da chi lo coordina: servono competenza, apertura mentale e una certa autorevolezza nel mantenere il confronto su binari rispettosi e costruttivi. In mancanza di una guida adeguata, può accadere che la discussione deragli: chi parla troppo, chi impone la propria lettura come verità assoluta, chi banalizza o pretende che ogni autore “dimostri” qualcosa, secondo criteri troppo pragmatici o ideologici. In questi casi, il gruppo può diventare un’arena di egocentrismi o un luogo in cui si perde la profondità dell’opera letta.

Inoltre, non tutti sono disposti ad accogliere la complessità. Alcuni partecipanti tendono a semplificare, a giudicare l’autore invece che ascoltarlo, a rifiutare ciò che non capiscono. Il rischio è che si finisca per banalizzare l’esperienza della lettura, trasformando un atto di apertura in una forma di consumo veloce o in uno sfogo personale.

In conclusione, i gruppi di lettura possono rappresentare un potente strumento di crescita, se fondati su rispetto, ascolto reciproco e passione autentica per i libri. Ma come ogni strumento culturale, vanno usati con intelligenza e spirito critico. L’importante non è solo leggere insieme, ma saper ascoltare insieme. Perché ogni lettura profonda è anche un incontro — con l’autore, con il testo, e con l’altro.

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