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venerdì 14 giugno 2024

Hikikomori: il fenomeno del ritiro sociale

 

Il fenomeno del ritiro sociale, noto come hikikomori, ha origine in Giappone, ma negli ultimi anni si è diffuso anche in Italia, dove si stima ci siano almeno centomila casi in costante aumento. Il termine hikikomori significa letteralmente "stare in disparte" e descrive giovani, prevalentemente maschi (quasi il 90%), tra i 14 e i 25 anni che abbandonano progressivamente la scuola, le attività sociali e persino i rapporti con i familiari.


Chi sono gli Hikikomori?


Gli hikikomori sono ragazzi che si ritirano completamente dalla vita sociale, chiudendosi nelle proprie stanze e mantenendo un minimo contatto con il mondo esterno attraverso Internet e i videogiochi. Spesso vivono invertendo il ciclo giorno-notte e consumano i pasti da soli. Nonostante si potrebbe pensare che il loro isolamento sia dovuto a una dipendenza da Internet, gli esperti concordano nel ritenere che la rete non sia la causa del problema, ma piuttosto un mezzo attraverso il quale questi giovani continuano a interagire con i coetanei.


Cause del ritiro sociale


Le ipotesi iniziali sugli hikikomori includevano la dipendenza da Internet o una forma di depressione. Tuttavia, la maggior parte degli esperti ritiene che gli hikikomori non soffrano di patologie psichiatriche significative. Non si tratta neppure di una vera e propria fobia scolastica, poiché molti di questi ragazzi sono descritti come intelligenti, sensibili e bravi a scuola. Il loro ritiro sociale, dunque, non è necessariamente legato a episodi di bullismo o esclusione dal gruppo.


La cultura ipercompetitiva


In Giappone, il fenomeno degli hikikomori è collegato a una cultura ipercompetitiva che impone una fortissima pressione per conformarsi alle aspettative familiari e sociali di perfezionismo e successo. Anche in Italia, si possono riscontrare pressioni simili. I giovani italiani sono spesso schiacciati dall'obbligo di essere belli, performanti e di successo. Incapaci di sostenere queste aspettative, molti ragazzi si arrendono, trovando nel ritiro sociale una via di fuga da una vita che percepiscono come insopportabile.


Il disagio e le opportunità del ritiro sociale


Il ritiro sociale degli hikikomori esprime certamente un disagio, ma può anche rappresentare un'opportunità di riflessione sulla società in cui viviamo. Questi giovani rifiutano una vita scandita dal ciclo insoddisfacente produzione-consumo e manifestano una protesta contro un sistema che non rispetta i ritmi di apprendimento e l'unicità di ciascuno. La loro sofferenza e il loro isolamento sono, in un certo senso, una critica implicita a una società che li obbliga a piegarsi a standard irrealistici e a conformarsi a modelli di successo che sentono estranei.


La simpatia per gli Hikikomori


In fondo, gli hikikomori suscitano una certa simpatia. Al di là delle interpretazioni psicologiche, essi esprimono un malessere reale e legittimo. Essi rappresentano una protesta contro una società che spesso ignora le esigenze individuali e soffoca la creatività. Aiutare questi ragazzi a trovare modi più costruttivi per esprimere il loro disagio e a reintegrarsi nella società è fondamentale non solo per il loro benessere, ma anche per il progresso della società stessa.


Conclusione


In conclusione, il fenomeno degli hikikomori evidenzia problemi profondi legati alle pressioni sociali e culturali che molti giovani sentono insostenibili. È necessario un cambiamento che riconosca e rispetti l'unicità e i bisogni individuali, promuovendo una società più inclusiva e meno competitiva. Solo così potremo aiutare questi giovani a uscire dal loro isolamento e a trovare una strada verso una vita più soddisfacente e autentica.


Riferimenti bibliografici


- M. Crepaldi, *Hikikomori. I giovani che non escono di casa*, Roma, Alpes, 2019.

- M. Lancini (a cura di), Il ritiro sociale negli adolescenti, Milano, FrancoAngeli, 2019.

- G. Pietropolli Charmet, *L'insostenibile bisogno di ammirazione*, Roma-Bari, Laterza, 2018.

- C. Ricci, *Hikikomori: adolescenti in volontaria reclusione*, Milano, FrancoAngeli, 2016.

  

Sitografia


- [Hikikomori Italia](https://www.hikikomoriitalia.it/)