Visualizzazione post con etichetta scelta partner. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta scelta partner. Mostra tutti i post

lunedì 12 maggio 2025

Scegliere bene chi amare: un atto di libertà e responsabilità

 A quattordici, sedici o diciotto anni l’amore sembra una magia. Si sogna il colpo di fulmine, lo sguardo che cambia tutto, la persona che dà un senso alla nostra esistenza. È naturale, e fa parte dell’adolescenza. Ma proprio perché l’amore può essere una forza travolgente, è fondamentale imparare a viverlo con consapevolezza.

Molti adulti oggi raccontano storie di matrimoni infelici, relazioni tossiche, convivenze fallite. Talvolta si sono uniti troppo in fretta, attratti da aspetti superficiali – l’aspetto fisico, la passione, il bisogno di non sentirsi soli – senza chiedersi: “Questa persona mi fa bene? Cresco o mi spengo, accanto a lei?”.

Scegliere un partner adatto è una delle decisioni più importanti della vita. Non è solo questione di innamorarsi, ma di capire se quell’amore può tradursi in una relazione sana, duratura, capace di resistere ai momenti difficili. Per questo è utile chiedersi:

  • Mi sento rispettato/a da questa persona?

  • Posso parlare liberamente, essere me stesso/a?

  • Abbiamo valori simili su temi importanti (famiglia, futuro, fedeltà)?

  • C’è fiducia reciproca?

Non si tratta di cercare la “persona perfetta” – che non esiste – ma una persona compatibile, empatica, affidabile. Qualcuno che, pur con i suoi limiti, sappia amare senza ferire, ascoltare senza giudicare, esserci senza pretendere di possedere.

I libri ci aiutano a riflettere su questo. In Anna Karenina di Tolstoj, Anna si lascia guidare dalla passione, lasciando un marito freddo ma stabile per un amante che la fa sentire viva. Ma questa scelta la porta all’isolamento e alla disperazione. Al contrario, nel Piccolo principe di Saint-Exupéry, si impara che “è il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante”: amare è prendersi cura, restare, avere pazienza.

E se la persona giusta non arriva? O se si preferisce la libertà? Non c’è nulla di sbagliato nel rimanere single. Meglio soli che in relazioni che consumano, umiliano o prosciugano. La solitudine può essere una scelta dignitosa, temporanea o permanente, e spesso è il modo migliore per conoscersi, rafforzarsi e prepararsi, eventualmente, a un amore più sano.

L’educazione sentimentale dovrebbe essere parte della formazione di ogni giovane. Non per imporre modelli, ma per evitare le “catastrofi relazionali”: unioni frettolose, dipendenze emotive, annullamenti personali. Perché l’amore vero non è solo emozione: è anche attenzione, pazienza, rispetto, costruzione quotidiana.

Scegliere bene chi amare è un atto di libertà. Ma anche di responsabilità, verso se stessi e verso l’altro.