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mercoledì 13 agosto 2025

La lontananza – tra assenza, desiderio e immaginazione

La lontananza è una parola che spesso associamo alla distanza fisica: una persona che vive in un altro paese, un luogo che non possiamo raggiungere, un tempo che non tornerà. Ma se ci fermiamo a pensare, scopriamo che la lontananza è molto di più. È un sentimento, un pensiero, una condizione che ci accompagna ogni giorno, anche quando siamo circondati da persone e cose.


Il poeta e saggista Antonio Prete ha scritto un libro intitolato Trattato della lontananza, in cui riflette su questo tema in modo profondo e originale. Secondo lui, la lontananza non è solo ciò che è lontano nello spazio, ma anche ciò che è invisibile, perduto, irraggiungibile. È ciò che ci manca, ma che proprio per questo ci fa immaginare, ricordare, desiderare.


Prete ci invita a pensare che la lontananza non deve essere cancellata dalla tecnologia. Oggi, grazie a internet, ai telefoni e ai social, possiamo vedere e ascoltare cose che accadono dall’altra parte del mondo. Ma questa vicinanza apparente rischia di farci perdere il senso del mistero, della profondità, del tempo che serve per capire davvero qualcosa o qualcuno. La lontananza, invece, ci insegna ad aspettare, a cercare, a dare valore a ciò che non è subito disponibile.


Anche la letteratura, la poesia e l’arte parlano spesso della lontananza. Pensiamo alla nostalgia di chi è in esilio, all’amore per una terra mai visitata, al cielo che ci affascina proprio perché non possiamo toccarlo. In questi casi, la lontananza diventa fonte di bellezza e di pensiero. Ci fa sentire vivi, perché ci mette in movimento: non fisicamente, ma con la mente e con il cuore.


Personalmente, credo che la lontananza sia importante. Mi capita di sentire la mancanza di persone care, o di pensare a luoghi che vorrei visitare. E anche se a volte fa male, questo sentimento mi aiuta a capire cosa conta davvero per me. Mi fa immaginare, sognare, scrivere. Mi fa crescere.


In conclusione, la lontananza non è solo una distanza da colmare, ma uno spazio da abitare con la mente e con le emozioni. È una parte fondamentale della nostra esperienza umana, e imparare a viverla può renderci più profondi, più sensibili, più consapevoli.