La letteratura universale è ricca di figure straordinarie che si ergono come modelli per le generazioni future. Questi personaggi, definiti come superuomini, titani ed eroi, incarnano qualità eccezionali come l'astuzia, il coraggio e l'invincibilità, rappresentando ideali che vanno oltre le normali capacità umane. Esploriamo come queste figure sono state rappresentate nei secoli, partendo dai poemi omerici fino ai romanzi del XIX secolo.
I Poemi Omerici: Astuzia ed Eroismo
Nei poemi omerici, due figure emergono con particolare rilevanza: Ulisse e Achille. Ulisse, protagonista dell'Odissea, è l'incarnazione dell'astuzia e dell'ingegno. La sua capacità di superare innumerevoli ostacoli attraverso la sua intelligenza e determinazione lo rende un modello di resilienza e saggezza. Achille, d'altra parte, rappresenta l'eroismo e l'invincibilità nell'Iliade. Il suo coraggio sul campo di battaglia e la sua quasi divina invulnerabilità lo rendono un simbolo di forza e onore.
Il Superuomo: da Dostoevskij a D'Annunzio
Nel XIX secolo, il concetto di superuomo prende una nuova forma, influenzato dalle teorie filosofiche di Friedrich Nietzsche. Scrive Nietzsche: "L'uomo è un cavo teso tra la bestia e il superuomo, un cavo al di sopra di un abisso". In particolare, Dostoevskij esplora questo tema nel suo romanzo "I Demoni" attraverso la figura di Nikolaj Stavrogin. Stavrogin è un personaggio complesso, che incarna sia la grandezza che la decadenza dell'ideale superomistico. La sua intelligenza e il suo carisma sono accompagnati da un profondo nichilismo e una mancanza di valori morali, rendendolo un ritratto ambivalente del superuomo. Sempre ne "I Demoni" Kirilov, altro personaggio enigmatico e inquietante, affermerà: "Allora ci sarà una nuova vita, allora ci sarà un uomo nuovo, tutto sarà nuovo. [...] l'uomo sarà Dio e si trasformerà fisicamente. E il mondo si trasformerà. [...] Se Dio non esiste, io sono Dio"
D'Annunzio, invece, presenta una versione più estetica e decadente del superuomo nei suoi romanzi. I suoi protagonisti, spesso uomini di grande bellezza e talento, aspirano a vivere secondo un'etica dell'eccellenza individuale e della ricerca del piacere. Questi personaggi sono esempi di come il superomismo possa manifestarsi in un contesto culturale edonistico e elitario.
Il Titanismo di Byron
Lord Byron rappresenta un'altra declinazione dell'eroismo letterario: il titanismo. I suoi protagonisti, come Manfred e Childe Harold, sono individui ribelli, in conflitto con le forze divine e naturali. Questi personaggi, caratterizzati da una forte volontà e un intenso individualismo, sfidano i limiti imposti dalla società e dalla natura stessa. Il titanismo di Byron riflette un'aspirazione romantica all'infinito e all'assoluto, spesso accompagnata da una profonda malinconia e senso di isolamento.
L'Influenza di Napoleone sulla Letteratura
Napoleone Bonaparte, con la sua ascesa e caduta, ha esercitato un'influenza significativa sulla rappresentazione dei personaggi nella narrativa. La sua figura di stratega geniale e condottiero invincibile ha ispirato molti autori a creare personaggi simili. Un esempio notevole è quello di Julien Sorel in "Il rosso e il nero" di Stendhal. Sorel, giovane ambizioso e determinato, vede in Napoleone un modello da emulare, cercando di elevarsi al di sopra della sua condizione sociale attraverso il talento e l'intraprendenza.
Il superuomo nel Socialismo
La Rivoluzione russa si proponeva di creare un uomo nuovo, un uomo superiore. In "Letteratura e rivoluzione", Lev Trotzkij scrive: " L'uomo socialista vuole governare, e governerà la natura in tutto il suo insieme. [...] L'uomo si porrà il fine di diventare padrone dei propri sensi, di elevare gli istinti alla vetta della coscienza, di renderli limpidi, di portare i fili della volontà fin dentro la sfera dell'occulto e del sotterraneo e così elevarsi a un nuovo livello e di creare un tipo biologico-sociale superiore, un superuomo, se volete".
La Biologia ai confini della Fantascienza
A volte i biologi scrivono libri che non hanno niente da invidiare alle grandi opere di narrativa.. Come nel caso di Lee Silver, biologo a Princeton, che nel suo "Remaking Eden" prefigura una società sostanzialmente divisa tra due categorie di esseri umani, i Naturals e i GenRich. Questi ultimi godranno di geni modificati e rappresenteranno una nuova aristocrazia. Ai GenRich, che avranno capacità sovrumane, e con cui i Naturals saranno incapacitati a competere, apparterrà il 10% della popolazione: atleti, scienziati, imprenditori, musicisti, artisti e intellettuali generalisti.
Conclusione
La letteratura universale ci offre una vasta gamma di figure straordinarie che incarnano l'ideale del superuomo, del titano e dell'eroe. Da Ulisse e Achille nei poemi omerici, passando per i superuomini di Dostoevskij e D'Annunzio, fino ai titani di Byron e ai personaggi ispirati a Napoleone, questi archetipi continuano a ispirare e affascinare i lettori di ogni epoca. Essi rappresentano non solo modelli di virtù e grandezza, ma anche complessità umane e contraddizioni, rendendoli eternamente rilevanti nel panorama letterario.