Nel corso del Novecento, in particolare negli anni Settanta e Ottanta, la devianza è stata al centro di molte riflessioni sociologiche e culturali. Si trattava di comprendere perché alcune persone violassero le regole sociali e che ruolo avesse la società nella definizione di ciò che era “normale” e ciò che era “deviato”. Ma oggi, in un mondo così diverso da quello di allora, ha ancora senso parlare di devianza?
La risposta è sì: la devianza resta un tema attuale, ma deve essere letta con occhi nuovi. In primo luogo, è importante capire che non esiste un’unica definizione di devianza: essa indica qualsiasi comportamento che si discosta dalle norme condivise in una determinata società. Tuttavia, le norme cambiano nel tempo e nello spazio: ciò che un tempo era considerato inaccettabile (come il divorzio, i tatuaggi o l’omosessualità) oggi è spesso pienamente accettato o addirittura valorizzato.
In secondo luogo, oggi esistono nuove forme di devianza che non possono essere ignorate. Pensiamo al cyberbullismo, al revenge porn, agli atti di odio online, alle truffe digitali: sono comportamenti devianti che si sviluppano nel mondo virtuale, ma che hanno conseguenze molto concrete. La sociologia deve aggiornare le sue categorie per comprendere questi fenomeni.
Inoltre, è fondamentale ricordare che la devianza non dipende solo da chi trasgredisce, ma anche da chi definisce le regole. Come affermano alcuni sociologi, non esiste un comportamento deviato in sé, ma solo un comportamento che qualcuno definisce tale. In questo senso, parlare di devianza significa anche interrogarsi sul potere: chi decide cos’è “normale”? Chi ha l’autorità per stabilire cosa si può fare e cosa no?
Infine, non tutta la devianza è negativa. In alcuni casi, la devianza può essere un atto di libertà o di giustizia. Basti pensare a coloro che hanno disobbedito a leggi ingiuste per difendere i diritti umani o per protestare contro discriminazioni e abusi. Anche molti movimenti sociali sono nati come forme di devianza rispetto all’ordine stabilito.
In conclusione, la devianza non è un concetto superato. Al contrario, è uno strumento utile per comprendere le trasformazioni della società e per riflettere sul rapporto tra individuo e regole. In un’epoca in cui le norme cambiano rapidamente e in cui la libertà personale convive con nuove forme di controllo, studiare la devianza significa interrogarsi su chi siamo e su quale tipo di società vogliamo costruire.
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